All’interno del centro abitato, nel quartiere Valleverde, è ormai inglobata un’altra chiesa rupestre, detta delle Spinelle. Ha una suggestiva forma circolare con una cupola emisferica sostenuta da paraste semicircolari. Secondo alcuni studiosi, rappresenta il relitto di una più ampia basilica ipogea, in parte crollata e dedicata a Santo Stefano, costruita su un sito abitato fin dalla preistoria e forse utilizzato anche in epoca bizantina dai basiliani. Il complesso, ubicato in prossimità della fiumara con i suoi mulini e dei Balnea con le sorgenti e le tintorie, appartenne per un periodo all’Ordine dei Cavalieri Templari, che possedevano numerose proprietà a Melfi. Si ritiene che il sito sia stato anche il punto di raccolta del contingente normanno che, sotto la guida di Boemondo d’Altavilla, partì per la prima Crociata dopo essersi riunito ai militi inviati dal “cugino” re d’Inghilterra Guglielmo Rufo, figlio del Conquistatore, sotto la guida di Roberto Cosciacorta e del vescovo Oddone di Bayeux, committente del celebre arazzo e della Chanson de Roland.