Le ultime due sale del percorso sono le più riservate. Esse affacciano sul cortile del lapidarium e sul giardino ed erano destinate rispettivamente a studio privato del vescovo e biblioteca.
Entrambe le sale sono state affrescate, probabilmente all’epoca del vescovo Basta, alla fine del Settecento. Pertanto, questi affreschi sono di epoca successiva a quelli della Sala del Trono anche se rappresentano analoghi soggetti allegorici, come la Tristezza, la Gioia, la Giustizia, la Bellezza, la Verginità, la Pietà, l’Autorità, l’Amore modesto e la Gaia Scienza.