Nel concilio del 1059 papa Niccolò II, un francese di nome Gerard de Bourgogne proveniente dal movimento riformatore di Cluny, concluse un accordo con il capo normanno Roberto d’Altavilla, detto il Guiscardo, riconoscendogli il titolo feudale di duca di Puglia e Calabria e aggiungendo, quasi come un auspicio o un’esortazione, il titolo della Sicilia ancora da conquistare ai Saraceni.
L’accordo fu preparato dai massimi diplomatici della Curia romana dell’epoca, tra cui Dauferio Epifani, figlio del principe longobardo di Benevento, che in quel periodo era abate di Montecassino con il nome di Desiderio e sarebbe poi diventato papa con il nome di Vittore III.