La cosiddetta sala dei papi del Palazzo Vescovile è in realtà un salotto privato appartenente alla residenza del vescovo e prende il nome da cinque dipinti ovali su legno, che raffigurano i pontefici che hanno celebrato concili a Melfi, cui si aggiunge l’immagine di papa Clemente VII, autore dell’unificazione tra le diocesi di Melfi e Rapolla nel 1528.
Negli anni del dominio normanno, dal 1059 al 1137, a Melfi furono infatti celebrati ben sei concili papali, dei quali cinque riconosciuti dalla Chiesa cattolica e uno, quello indetto dall’antipapa Anacleto II, non riconosciuto come canonico ma comunque importantissimo sotto il profilo storico e politico. I papi che li indissero furono: Niccolo II (1059), Alessandro II (1067), Urbano II (1089), Pasquale II (1101), Anacleto II antipapa (1130) e Innocenzo II (1137).