Venere e Adone

shadow

1610 circa.

Soggetto mitologico immerso in bagliori notturni, materia cromatica sciolta e vibrante con tonalità calde e delicate, forme articolate in un ritmo compositivo libero. Tali elementi rivelano una cultura composita e raffinata che fonde spunti bolognesi e neoveneti, non ignorando esiti rubensiani. L’autore dell’opera di ottima qualità si firma con un monogramma.

Tela rettangolare con cornice di legno intagliata. Venere avvolta in un manto rosa e bianco con calzari allacciati si protende verso Adone in piedi al suo fianco, che tiene al guinzaglio due cani e stringe nella mano sinistra una lancia. Sulla destra Cupido addormentato con la faretra sulle spalle.