Contro le eresie

NOI FEDERICO II IMPERATORE
RE SEMPRE AUGUSTO DEI ROMANI
STABILIAMO
che sia annoverato tra i pubblici reati il delitto di eresia
e sia condannata come eretica qualsiasi setta, qualunque nome assumano i suoi seguaci.
VOGLIAMO
così come il reato di alto tradimento della maestà Nostra condanna a morte la persona del colpevole,
ne espropria i beni e ne cancella la memoria dopo la morte,
che tutto questo venga parimenti osservato anche per il crimine di eresia.
Nessuno osi intervenire presso di Noi in favore degli eretici.
Se qualcuno lo farà, noi volgeremo contro di lui le spine acute del nostro sdegno.
VIETIAMO
ai nostri giudici di imporre prove poco chiare, che consideriamo nemiche della verità
come quella che chieda a discolpa
di intiepidire il calore naturale di un ferro incandescente
o di immergersi nell’acqua gelata, o simili.
CONDANNIAMO
al taglio della lingua i bestemmiatori di Dio e della Vergine.