Dizionario degli oggetti antichi


Askos: piccolo contenitore chiuso con bocche per versare modeste quantità di liquidi, come l’olio nelle lucerne.

Attingitoio: utensile in terracotta usato per attingere liquidi da contenitori più grandi e versarli in altri più piccoli o spargerli.

Oinochoe: brocca per versare vino o acqua, di forma ovale allungata, con un’unica ansa sul fianco e un labbro sull’orlo dalla parte opposta.

Kratere: grande vaso usato per mescolare acqua e vino nel simposio greco, con due anse opposte sui fianchi. Può avere un piede a calice.

Kotyle: conchetta senza anse o bacinella, della capacità di circa un terzo di litro. Costituiva anche un’unità di misura.

Skyphos: vaso profondo a forma di coppa senza piede e due piccole anse orizzontali in prossimità dell’orlo.

Pisside: piccolo contenitore con coperchio usato per contenere cosmetici preziosi. Il termine è stato adottato dalla liturgia cattolica per identificare il contenitore di ostie consacrate.

Simposio: pratica tradizionale e/o rituale che seguiva il banchetto e ne costituiva il naturale prolungamento, durante il quale i commensali bevevano vino, di solito mescolato con acqua, accompagnandosi con varie manifestazioni ludiche e artistiche (recite di carmi, danze, giochi e simili).