Il Monastero benedettino femminile di Atella ospita oggi l’omonimo museo, che custodisce antichissimi busti di stile bizantino, cinquanta pergamene, venti libri e un coro ligneo. Il fondo deriva dal lascito di Nardo de Alessandrellis, ricco borghese di Atella.
In questo monastero ha pregato San Gerardo Maiella, patrono della Basilicata, che si alzò in estasi sotto gli occhi di una delle religiose.
La Chiesa conserva sul portale una bifora angioina con tre giri di decorazioni, risalente alla chiesa di San Nicola. Un’altra bifora, della chiesa di Santo Spirito, è collocata lungo la facciata del monastero e presenta un arco a sesto leggermente acuto e lo stemma Angioino scolpito nella parte alta: lo scudo di forma gotica, seminato da gigli di Francia con un labello a tre pendenti in capo ad una bordatura a scacchi.