All’antico patrono cittadino era dedicato il monastero fortificato di San Bartolomeo, nella parte orientale della città e originariamente fuori dalle mura. In esso si collocarono dapprima le monache verginiane di San Guglielmo da Vercelli e poi le Clarisse. Le religiose erano spesso figlie delle maggiori famiglie borghesi, le quali concedevano le fanciulle all’ordinazione e riversavano alle monache in dote l’equivalente degli ingenti prestiti ricevuti dalla comunità per finanziare i commerci o per gli urgenti bisogni della collettività, puntualmente non restituiti. Per molti anni il monastero di San Bartolomeo ha ospitato il carcere cittadino.