Una chiesa scomparsa e dedicata a un santo della tradizione francese dava il nome al borgo di San Martino, cuore commerciale dell’antica città appena dentro le mura, a ridosso della porta principale di Santa Maria. Infatti, mentre fuori dalla porta si estendeva lo spiazzo aperto destinato al mercato, nome con cui è ancora oggi conosciuta la piazza Abele Mancini, all’interno si addossavano le botteghe di commercianti e artigiani le cui mercanzie pagavano il dazio varcando la porta. L’attuale vico San Martino, una traversa di via Francesco Saverio Nitti già via della Sèlice, identifica l’esatta ubicazione di quest’antica chiesa e il relativo borgo.