Il progressivo ampliamento urbano all’interno del nuovo perimetro compreso tra porta Calcinaia, il castello, porta Troiana e la piazza della Corte, si sviluppa con un sistema a imbuto e raggiera, mediante la creazione di varie strade longitudinali che dalla parte alta scendono a valle, per ricongiungersi tutte in prossimità della nuova porta principale che si apriva sulla prima piazza esterna di mercato, oggi piazza Umberto I.
L’impianto urbano della città normanna è ancora perfettamente intatto: sono ben visibili e percorribili tutti gli antichi assi viari, spesso caratterizzati da lunghe gradonate chiamate gradelle. Partendo da ovest, le strade a raggiera sono: via San Lorenzo, vico Gradelle-vico Neve e via Santa Lucia. A monte queste direttrici sono raccordate da un’ampia strada a corona, oggi via Normanni, che segue il tracciato della cinta muraria di quell’epoca e collega la porta Troiana con l’area del castello.
All’interno dell’abitato, invece, i tratti di collegamento trasversali tra gli assi principali di questa raggiera prendono il nome tradizionale di trasonne. L’abitato si chiudeva con un tratto murario che seguiva il ciglio dell’antico vallone, poi Rua Grande e attualmente via Vittorio Emanuele II. Di questa porzione sono visibili alcuni residui in prossimità del teatro Ruggero II.