All’interno del salone d’ingresso collocato al primo piano del museo, insieme alla cosiddetta tomba del carro di Melfi Chiuchiari, si trovano importanti reperti dell’area archeologica di Melfi Pisciolo.
Nel villaggio del Pisciolo sono state ritrovate due importanti tombe del V secolo a.C., definite la coppia principesca. Sono sepolcri rivestiti e ricoperti in pietra calcarea, che contenevano una coppia di sposi. A parte i monili personali, tutti i corredi funerari erano deposti a parte in due grandi fosse adiacenti alle tombe.
Tra i reperti si evidenziano un rhyton di scuola attica a figure rosse, attribuibile al Pittore di Eretria, alcune ambre figurate e diversi monili d’oro, argento, ambra e avorio, che ornavano anche la tomba maschile come nel caso di alcuni fermatrecce e testimoniano l’influenza culturale etrusca, particolarmente raffinata.
L’ambra è molto presente nei corredi funerari femminili del Vulture, soprattutto per monili come collane, pendagli, fibule e orecchini. Si trova però utilizzata anche in ambre figurate come quelle del Pisciolo, particolarmente pregiate.
Tra le raffigurazioni più interessanti di queste ambre ci sono teste femminili alate che richiamano figure mitiche dell’oltretomba e un guerriero alato armato di scudo e spada che rappresenta Thanatos (Morte), o forse Hypnos (Sonno). La serie si compone di otto pendenti, probabilmente prodotti da intagliatori dauni della costa adriatica.
Proseguendo nel salone di fronte rispetto all’ingresso, si accede alla cosiddetta tomba del guerriero.